CHIESE
BARDOLINO
Eremo di Monte San Giorgio: furono alcuni monaci provenienti dall’Eremo di Monte Rua ad insediarsi qui nel lontano 1665. Importante perché conserva la tela di Palma il Giovane raffigurante San Romualdo, fondatore dell’ordine dei monaci Camaldolesi.
Località Monte San Giorgio
37011 Bardolino (Verona)
Tel.fax 0457211390
Chiesa di S. Zeno, piccola chiesa dedicata al Santo patrono e che risale all’ottavo o nono secolo. La cappella di san Zeno ha la forma di croce e la volta a botte. Nel tamburo è racchiusa una volta a crociera, probabilmente originale. I capitelli delle colonne della chiesa sono state costruite da maestranze provenienti dalla vicina Lombardia.
Complesso romanico della chiesa di S. Severo (sec. XII), con importanti cicli d’affreschi e resti di una cripta altomedievale. La chiesa rimasta abbandonata per un lungo periodo, solo nel 1869 divenne proprietà del Comune e fu trasformata in teatro. Lavori di restauro furono iniziati nel 1927 con la demolizione dell’abside maggiore, quadrata. Si continuò poi lo scavo della cripta e, nel 1932, si ricostruì sulle fondamenta antiche l’abside maggiore.
La chiesa parrocchiale è dedicata ai SS. Nicolò e Severo e fu rifatta (sopra l’antica eretta pare nel sec. XV) nel 1842, in stile corinzio con ampio pronao, di B. Giuliari. L’interno ha pregevoli pitture di G. Bevilacqua.
La chiesa di S. Maria della Disciplina, del 1396 ricordata per l’arca sepolcrale di Fermo Fermi, appartenente a famiglia bardolinese, illustre per casato ed opere.
Altre chiese sono sparse per la campagna: a Corteline giace la chiesetta romanica di S. Vito (sec. XIII), col piccolo campanile a bifora: essa dipendeva dal monastero di San Colombano e rimase abbandonata nel secolo XVII.
Al confine fra i Comuni di Bardolino e Garda c’è una chiesa del sec. XII, dedicata a S. Pietro.
Sulle colline si trova l’eremo con la chiesa di S. Giorgio: costruita nel 1669 per volontà dei monaci Camaldolesi.
In località Paerno, si trova un oratorio dedicato a S. Francesco, del sec. XVII, ed il sacello dedicato a S. Zeno, che risale all’VIII-IX secolo e che è uno dei più interessanti monumenti dell’architettura carolingia veronese e dell’Italia settentrionale.
DESENZANO DEL GARDA
Centro di spiritualità Mericianum: centro animatore e sostenitore di iniziative di ‘Evangelizzazione nella Chiesa locale’ offre ospitalità per partecipare a giornate di deserto, ritiri, esercizi spirituali, esperienza di preghiera, corsi di orientamento, convegni.
Località Brodazzo
25015 Desenzano del Garda (Brescia)
Tel.0309120356
Fax 0309912435
Nel quartiere di Capolaterra, si trova la cinquecentesca chiesa di San Giovanni Decollato. All’interno si possono ammirare una notevole scultura lignea del Bolesini (Compianto), e dipinti di Jan de Herdt (Santi Antonio e Valentino con la Vergine), del Bertanza, del Campi e del Belanda.
Il Duomo, dedicato a S. Maria Maddalena, è una chiesa basilicale in stile dorico costruito dal 1585 al 1611 e ritenuto capolavoro dell’architetto Todeschini. L’interno è a tre navate e conserva importanti dipinti, fra cui l’Ultima Cena del Tiepolo, alcuni quadri del Celesti, di Palma il Giovane, di Zenon Veronese. L’altar maggiore è di Sante Caregari. La navata di sinistra ospita la cappella dedicata a Sant’Angela Merici, con tele del Bertanza, del Brusasorzi e di Giandomenico Cignaroli. In sacrestia è una bella Deposizione, attribuita a Francesco Giugno, della scuola di Palma il Giovane, e un raro ritratto di Sant’Angela Merici, fatto da Alessandro Bonvicino, detto il Moretto.
Il complesso dell’ex convento di Santa Maria de Senioribus (XV sec.), è stato recentemente restaurato. Oggi è sede della Biblioteca comunale e del Museo della preistoria.
GARDA
La pieve di Garda è una delle più antiche della zona, perché risale già al secolo X. Nel 1522 venne unita all’Ospedale Maggiore di Brescia. Dedicata a S. Maria, la pieve fu ricostruita dopo il terremoto del 1117 e quindi rimodernata e modificata nel 1824. Il suo campanile fu costruito nel 1571. Dell’antica costruzione medievale della pieve rimangono tracce murate nel campanile e nel chiostro.
La chiesa di S. Stefano è a fianco della strada che attraversa il paese, esisteva di certo prima del 1687, data scolpita su una parete esterna. Nel 1877 fu innalzata e restaurata.
Notevole anche la chiesa di S. Bernardo, che risale al principio del sec. XIV (forse 1305). Fu ampliata nel 1872 e nel 1890.
Anche la chiesa di S. Carlo, sulla strada che da Garda va a punta S. Vigilio, è chiesa di un certo interesse: appartenne alla famiglia Becelli e fa ora parte del complesso di villa Albertini.
LAZISE
L’antica pieve di San Martino oggi distrutta, ove ora è il cimitero.
Altre pievi da ricordare: San Nicolò al Porto (ricordata per la prima volta nel 1320), i Santi Fermo e Rustico, i Santi Faustino e Giovita, la Madonna della Pergolana, i Santi Piero e Giuliano, oltre ad altri oratori minori in varie contrade, e beninteso, l’attuale, ottocentesca chiesa dedicata ai Santi Zenone e Martino su disegno del Trezza e del Ronzani, sull’area di un antico San Zeno che già dal 1530 cominciò a servire da parrocchiale.
A Colà la chiesa di San Giorgio, risalente ai secoli XII-XIII è parrocchia con rettore. Ricostruita nel 1762 fu decorata dal Piatti e consacrata quindi nel 1927.
A Pacengo, la parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, fu costruita nel 1787-1792 su disegno dell’architetto L. Rossi. Essa è arricchita di dipinti sempre del Piatti e di un altare maggiore rutilante di marmi (1793) e attribuito agli Zoppi e agli Spazzi, così come le acquasantiere.
LONATO
Abazzia di Maguzzano: risale all’epoca rinascimentale; il suo interno è caratterizzato da una sola navata e da interessanti affreschi e tele, tra cui “La Pala Assunta” del Moretto, 1552. Al Chiostro appartengono colonne rinascimentali.
Via Maguzzano 6
Località Maguzzano
25017 Lonato (Brescia)
Tel. 0309130182-0309913871
Fax 0309913871
MALCESINE
La chiesa dedicata a S. Stefano risale alla dominazione carolingia e all’interno vennero sepolti i due eremiti SS. Benigno e Caro. Di questa chiesa primitiva non ci sono resti; sappiamo solo che essa sorgeva sul luogo dell’attuale parrocchiale e che subì un primo restauro nel 1313. Nel 1385 fu costruito il portico della canonica, tuttora esistente. Nel 1729 la chiesa fu demolita per poterne costruire l’attuale; al suo interno sono conservate numerose opere d’arte, tra cui la bellissima Deposizione di Cristo di Gerolamo dai Libri, già nella chiesa di S. Maria in Organo a Verona.
La chiesa dei SS. Benigno e Caro della Disciplina del 1532, mentre la chiesa dei SS. Nicolò e Rocco è situata presso la piazza del porto e fu costruita nel 1647.
Va ricordata anche la chiesa della Madonna, detta della Fontana perché in mezzo al pavimento, sotto una pietra, si trova una polla d’acqua cui sono stati attribuiti effetti prodigiosi. Nel sec. XVII. per la grande affluenza dei devoti. la chiesa fu ingrandita e trasformata.
L’elenco delle chiese comprende anche quella di S. Maria di Navene, a 5 Km. dal capoluogo, nella frazione di Navene, che risale al 1659, ma è ricordata in più documenti del sec. XI, e presso la Val Caseva quella di S. Michele, nel 1159 di proprietà della pieve di S. Stefano, che venne rimessa a nuovo nel 1595 e, infine, nel 1908, allungata.
MANERBA
La pieve romanica di S. Maria, che si trova in contrada Pieve Vecchia è il monumento principale: le sue origini risalgono al V-VI secolo, ma la costruzione che vediamo si riferisce all’XI-XII secolo ed è stata restaurata nel Seicento. L’interno è a tre navate, divise da possenti pilastri: le absidi originarie erano tre, ma è rimasta solo quella centrale. Sulle pareti sono conservati frammenti di affreschi del XIII secolo ed altri, di miglior fattura, dell’inizio del XIV secolo. Notevole la pala dell’altar maggiore – Vergine con i SS. Rocco, Sebastiano, Siro e Savino –, opera giovanile del Bertanza.
A Solarolo, sede del Comune di Manerba, si trova la parrocchiale, iniziata nel 1746 e consacrata nella Pasqua del 1781. Sulla facciata spiccano sei statue, mentre all’interno si possono ammirare un Triduo e due tele del Celesti (S. Angela Merici e l’Assunta).
Sempre a Solarolo sorge la grande chiesa di S.Giovanni Decollato, che apparteneva ai Cavalieri di Malta.
Nella frazione di Balbiana si trova la chiesetta di Santa Lucia, che risale al XV secolo. L’interno, ad aula unica, termina con un’abside a semicircolo. Alle pareti, sull’arco trionfale e nel catino dell’abside, vi sono affreschi del Quattrocento.
MONIGA
La chiesa di San Michele vanta un pronao che risale al ‘500. La facciata è caratterizzata da un interessante bassorilievo, del X secolo, che mostra una croce inscritta tra quattro volute.
La chiesetta romanica di S. Sivino, famosa perché nel medioevo vi si teneva una fiera, in cui erano eccezionalmente permessi i giochi d’azzardo giace ai piedi del lago. All’esterno sono impresse le cosiddette ‘impronte del diavolo’, esorcizzate da una croce.
La chiesa parrocchiale è dedicata a San Martino, con la bella facciata attaccata al castello.
PADENGHE
La bella chiesetta di S. Emiliano, che in antico era la pieve. La sua costruzione risale al XII secolo. L’interno è ad aula unica, con abside semicircolare. Piccole finestre monofore all’interno.
La chiesa parrocchiale di S. Maria è del 1682. Contiene notevoli dipinti di Paolo Farinati (1522-1606) e di Zenon Veronese (secolo XVI); si può anche ammirare una magnifica pala d’altare del Celesti e due statue di Antonio Caregari (1699-1775).
PESCHIERA DEL GARDA
Santurio della Madonna del Frassino: si nota subito la sua originale facciata preceduta d un portico con affreschi del Seicento; all’interno conta una sola navata con tele di Farinati, affreschi del Mattoni e di Zeno da Verona (la Pala di San Pietro e San Giovanni Battista). Vicino al santuario giace il Convento con due Chiostri. Fu eretto nel 1510.
Località Frassino, 4
37019 Peschiera del Garda (Verona)
Tel. 0457550500
Fax 0457552063
SALÓ
Il Duomo: è la chiesa parrocchiale, dedicata a Maria Assunta. L’imponente edificio è in stile tardo-gotico e la sua costruzione risale al lontano 1453, su progetto dell’architetto Filippo delle Vacche. La facciata esterna è rimasta incompiuta e conta tre porte: le due minori gotiche e la maggiore rinascimentale. L’interno, riccamente decorato, è a tre navate a crociera, divise da alte colonne. Le cappelle laterali furono fatte costruire da S. Carlo Borromeo alla fine del Cinquecento e custodiscono dipinti di gran pregio, dovuti all’arte di Paolo Veneziano, del Moretto, del Romanino di Zenon Veronese e del Celesti. Il presbiterio mostra un magnifico Crocifisso gotico di Giovanni da Ulm e opere di Palma il Giovane. Sull’altar maggiore spicca una preziosa ancona in legno della fine del Quattrocento.
SAN FELICE DEL BENACO
Santuario della Madonna del Carmine: fusione di caratteri romani-gotici e veneto-lombardi la consigliamo perché ospita importanti affreschi votivi dei secolo XV e XVI.
25010 San Felice del Benaco (Brescia)
Tel. 036562032
Fax 036562364
Nei pressi dell’antica Scovolo, sorge la piccola chiesa di S. Fermo, eretta nel Quattrocento. La facciata è a capanna, mentre l’interno è ad aula unica e contiene un notevole affresco attribuito a Giovanni da Ulm.
La parrocchiale è chiesa del XVI secolo, dedicata ai Martiri Felice e Adauto. All’interno si può ammirare una bella tela del Romanino (Madonna in gloria e Santi). Il Carloni ha dipinto gli affreschi della volta; del Bertanza è il quadro che raffigura la Madonna del Rosario.
TIGNALE SUL GARDA
Santuario Madonna di Montecastello: di epoca romanico-gotica contiene affreschi rinascimentali del tardo ‘400; ricordiamo la miracolosa Immagine della Madonna, autore ignoto del ‘400, circondata da quattro medaglioni su rame del Palma, rappresentanti la Presentazione al Tempio, L’Annunciazione, la Nascita di Gesù, la Visita dei Magi.
Via Chiesa
25080 Tignale sul Garda (Brescia)
Tel. 036573019-036573020
Il Santuario è aperto dal 19 marzo al 30 ottobre (orario 9-18); resta chiuso nei mesi invernali. Nei mesi di luglio e agosto si celebra la S. Messa quotidiana al mattino; negli altri periodi solo S.Messa festiva.
Eremo di Montecastello: riti, esercizi spirituali e formazione religiosa sono le principali attività. Giace accanto al Santuario della Madonna di Montecastello, XIII secolo.
25080 Tignale – Località Montecastello (Brescia)
Tel. 0365 760255
Fax 0365 760055
TORRI DEL BENACO
La chiesa di Torri nel 1460 era già sede di una parrocchia dedicata ai Santi Pietro e Paolo. La chiesa attuale, vicino ad una delle torri del Castrum, fu eretta sui ruderi di un’altra chiesa preesistente, molto più piccola. Terminata verso il 1730 e consacrata nel 1812, ha bei marmi sui cinque altari e buoni dipinti di S. Aragonese, F. Cappelletti, F. Cignaroli e Rotari. Anche il campanile fu costruito agli inizi del sec. XVIII, sulla base di una torre delle mura attribuite a Berengario. Davanti alla parrocchiale vi è traccia di un battistero ottagonale.
E’ da ricordare anche la chiesetta della Trinità che fronteggia il castello in piazza Calderini. Costruita nel sec. XIV, pare servisse per le cerimonie religiose che si celebravano quando si riuniva il Consiglio della Gardesana. Essa conserva alcuni affreschi quattrocenteschi abbastanza ben conservati. Ora è dedicata ai Caduti di tutte le guerre.
Antica è la chiesa di San Giovanni al cimitero le cui porzioni murarie più antiche sembrano romaniche. Fu poi ampliata nella prima metà del sec. XVIII. Conserva tracce degli affreschi trecenteschi attribuiti a certo Giovanni (o Bartolomeo) da Bardolino e tracce di un affresco quattrocentesco attribuito al Morone.
Ancora segnaliamo la chiesa di Sant’Antonio sulla strada che porta al minuscolo abitato di Coi. Le sue murature più antiche risalgono al Trecento. Venne anch’essa ampliata: precisamente nel 1678 e in quell’occasione cambiò probabilmente il titolare che prima di Sant’Antonio era la Madonna (Santa Maria delle Tezze). Sulla parete che guarda verso la strada c’è un affresco molto interessante che raffigura l’abitato di Torri come doveva essere verso il 1660. Anche le altre pareti portano affreschi del Quattro, del Cinque e del Seicento.
Infine va ricordata la chiesa dei Santi Faustino e Giovita, un chilometro fuori dell’abitato del Capoluogo. Attestata in documenti al secolo XV conserva al suo interno la tomba dell’eremita Pietro Malerba, morto nel 1469, nonché pregevoli affreschi del sec. XV, raffiguranti tra l’altro i Santi Rocco e Sebastiano nonché la Madonna col Bambino.
TOSCOLANO MADERNO
La parrocchiale di Toscolano risale alla fine del XVI secolo ed è dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo. La facciata è incompiuta e il portale è in stile barocco, con incluse due colonne di marmo rosso, provenienti dalla villa romana. L’interno conserva molte tele del Celesti ed una del Brusasorzi. Da vedere la maestosa cattedra vescovile del 1612. Presso la parrocchiale s’erge il santuario della Nostra Signora del Lago (Madonna del Benaco), edificata in linee semplici rinascimentali nel secolo XV. Nel 1954, in occasione di lavori di restauro, vi furono scoperti affreschi del Quattrocento.
S. Andrea che risale al XII secolo, è la chiesa romanica eretta sopra i resti di una chiesa longobarda a Maderno, al di là del torrente che separa Toscolano da Maderno, anche se il centro è considerato unico. La facciata è semplice e il portale è sovrastato da una finestrella monofora. L’interno, restaurato di recente, è a tre navate, divise da colonne e pilastri con capitelli lombardi; qua e là ci sono resti di affreschi: sotto il presbiterio è stata recuperata la cripta con l’arca romana che custodiva un tempo le reliquie di S. Ercolano, ora nella parrocchiale. La chiesa conserva un Martirio di S. Lorenzo, opere del Bertanza, e una pala d’altare raffigurante i SS. Filippo Neri, Carlo Borromeo, Gaetano e Giuseppe, del Paglia; del XVII secolo è una tela con il Battesimo di Cristo. Gli affreschi risalgono quasi tutti al XV secolo.
La parrocchiale di Maderno invece risale al 1825, costruita sopra ai resti di un antico castello di cui oggi rimane solo una torre, trasformata in un campanile. All’interno vanta dipinti di pregio, tra cui la pala dell’abside di Francesco Bassano raffigurante Cristo che appare a Sant’Andrea ed un Sant’Ercolano dipinto nel momento della preghiera fra le rocce di Campione, attribuito a Paolo Veronese; altri dipinti di Bertanza e Celesti. Custodisce anche le spoglie di Sant’Ercolano, patrono del paese e della Riviera gardesana.
Romanica è la chiesa di Morgnaga, intitolata a S. Antonio Abate del XV secolo, dichiarata monumento nazionale. Conserva un notevole trittico ligneo con la statua di S. Emiliano e altri due Santi ai lati, di scuola rinascimentale.
A Fasano, la chiesetta dedicata a S. Faustino risale alla seconda metà del XVII secolo. All’interno, spicca la tela del Ballini, che mostra Cristo morto fra i SS. Faustino e Giovita.
MUSEI E MONUMENTI
BARDOLINO
Museo dell’Olio di Cisano
Tel. 045 6229047
Fax 045 6229024
Museo del Vino
Tel. 045 7210022
Fax 045 6212702
CUSTOZA
Ossario
tel. 045 516413 – 045 8971355 www.informagiovani.bovolone.net/servizi
DESENZANO DEL GARDA
Villa Romana
Tel. 030 9143547
Museo Archeologico Rambotti
Tel. 030 9144529
GAVARDO
Museo Archeologico della Valle Sabbia ‘Gruppo Grotte’
Tel. 0365 371281- 0365 371474
www.comunegavardo.it
GRDONE RIVIERA
Vittoriale degli Italiani
Tel. 0365 20163
Museo Il Divino Infante
Tel. 0365 293105
Museo Heller Garden
Tel. 336-410877
info@hellergarden.com
www.hellergarden.com
LONATO
Fondazione ‘Ugo da Como’ e La Casa del Podestà
Telefono e fax: 030-9130060
www.fondazioneugodacomo.it
Il Museo Ornitologico
www.comune.lonato.bs.it/museo_ornitologico
MALCESINE
Museo del Castello Scaligero
Tel. 045 7400837
MANERBA DEL GARDA
Museo Archeologico
Tel. 0365 551269-551007
PESCHIERA DEL GARDA
Complesso monumentale Rocca
Tel. 045 7550381 (rocca non visitabile, visibili solo mura esterne)
Monumento ai Caduti: un legionario in atto di ripararsi al capo con lo scudo (la decisa resistenza al Piave fu scudo all’Italia): la statua fu modellata da Ruggero Dondè, e del pari la grandiosa caserma presso la chiesa e tre statue di antica fattura delle quali una è detta «Madona del saòn» (austera figura femminile che tiene in mano un libro).
RIVA DEL GARDA
Museo Civico
Tel. 0464 573869
fax 0464 521680
Villino Campi
Tel. 0464 556968
fax 0464 555773
SALÓ
Museo Storico Nastro Azzurro
Tel. 0365 20804
Museo Civico Archeologico
Tel. 0365 20661
Civica raccolta del disegno
Tel. 0365 20338
SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA
Complesso Monumentale
Tel. 030 9910370
SIRMIONE
Grotte di Catullo
Tel. 030 916157-Fax 030 9906002
Chiuso il lunedì (se festivo chiuso martedì).
SOLFERINO
Complesso Monumentale
Tel. 0376 854019-030 9910370
TORRI DEL BENACO
Museo del Castello Scaligero
Tel. 030-916468
Chiuso il Lunedì
L’antica sede del Capitanato, ora Hotel Gardesana, costruita nel 1452. Si trova in piazza Calderini, di fronte al porto.
Casa trecentesca, con logge e portici sempre in piazza Calderini.
Quasi all’estremità nord s’innalza la cosiddetta Torre di Berengario.
Accanto al Palazzo del Consiglio sta l’epigrafe dettata da A. Poliziano in onore dell’umanista Calderini.
TOSCOLANO MADERNO
Museo della Carta – Valle delle Cartiere
Info al Comune di Toscolano Maderno, tel 0365-540799
PALAZZI E VILLE
BARDOLINO
Il castello: del primitivo castello di Bardolino (XI secolo) poco si conosce. Con gli Scaligeri, il castello fu rifatto ed ampliato organicamente, con mura robuste rinforzate da torri, spalti e merlature: circondato da un fossato, comunicava, attraverso porta San Giovanni (o superiore) a nord con Garda e con porta Verona (o inferiore) a sud-est. Oggi soltanto pochi resti del castello e delle fortificazioni di Bardolino sono oggi visibili: le due porte d’accesso e la mozza torre rettangolare sul lungolago.
Le ville:
- Villa Rizzardi-Guerrieri, ottocentesca fu costruita sull’area di altra più antica. Con un bel portale classico d’accesso al giardino dal paese, ha di notevole il parco, rivolto verso il lago, con resti d’antico castello o fortilizio.
- Villa Bassani Raimondi, risale al primo Ottocento, era apprezzata, fino a pochi decenni fa, per un denso parco, devastato dalla guerra.
- Anche Villa Giuliari-Gianfilippi è di epoca ottocentesca; possiede un bel parco, disteso lungo il lago, nella parte meridionale della baia di Bardolino, al quale fa riscontro il parco dei Bottagisio.
- Villa Bottagisio, sul lungolago, è una costruzione ottocentesca piuttosto semplice, anch’essa con un bel parco che si stende lungo il lago ed occupa tutta la parte settentrionale della baia di Bardolino.
- Casa Ottolenghi è recente, essendo stata iniziata nel 1974, su progetto di Carlo Scarpa. La villa si sviluppa su nove pilastri d’ordine “gigante”, formati da dischi di diverso materiale e colore. Il tetto, a terrazze, armonizza con l’ambiente e sembra continuare il declivio che unisce la villa al colle retrostante.
DESENZANO DEL GARDA
Il Castello domina Desenzano dall’alto. Eretto nel X secolo sui ruderi di un fortilizio romano, servì per secoli quale rifugio per la popolazione durante gli assedi: fu ricostruito alla fine del Trecento e ristrutturato in epoca austriaca, quindi trasformato in caserma: sono visibili alcuni tratti di mura, fra le quattro torri d’angolo. All’interno del castello, un ampio piazzale.
Villa romana. Nel 1921, furono per caso scoperti i resti di una grande villa romana del III-IV secolo d.C. Sembra che la villa sia stata costruita su una precedente del I secolo. Per i suoi ricchi mosaici (circa 240 mq.) a vari colori, che mostrano scene di danza, di caccia, pesca, vendemmia e varie figure geometriche, per le sue belle nicchie triangolari ed i ninfei, il complesso è fra i più importanti esempi d’architettura romana della Val Padana.
Numerosi i palazzi nobiliari. I principali sono: palazzo Leoni-Andreis (sec. XVI); palazzo Gialdi-Pozzi (sec. XVI); i due palazzi Andreis (sec. XVII e XVIII); palazzo Bevilacqua (secoli XVI e XVII); palazzo Bagatta (sec. XVII e XVIII); palazzo Locatelli-Isonni, (1786); palazzo Macchioni-Tonoli-Baresani, che nel 1862 ospitò Giuseppe Garibaldi; palazzo Alberti-Parini; palazzo Manzini (sec. XVIII-XIX).
GARDA
Palazzo dei Capitani, di architettura gotico veneziana, fu costruito fra il XIV e il XV secolo.
Palazzo Fregoso, costruito agli inizi del 1500 dal condottiero genovese Cesare Fregoso.
Il ‘Palazzo’ già Carlotti a Lungolago, d’eleganti forme cinquecentesche, con scala esterna nella facciata sud e con una torre vanta un ampio giardino racchiuso da mura e affacciato al lago; la Loggia serviva di darsena e di belvedere. All’interno restano alcune belle porte e il soffitto a travatura scoperta di un gran salone, ora suddiviso in vari locali.
Le ville:
- La Villa Albertini è situata al centro del golfo di Garda. D’architettura composita è di proprietà dei Becelli. Le sue maggiori attrattive consistono nell’immenso parco, che s’estende su per la collina e nel quale sono vari edifici minori: torri, belvedere, tempietti, chioschi, serre, cedraie, oltre a viali e fontane.
- La Villa Canossa a Scaveaghe è d’origine cinquecentesca. Già dei Carlotti, trasformata e ampliata dall’architetto Franco nell’Ottocento, ora ha linee ottocentesche. Ricca d’opere d’arte, in stupenda posizione, sotto il monte roccioso che da Garda ha un vasto parco attorno e, davanti, un bel giardino.
La Rocca
Una celeberrima ‘Rocca’ – detta della Regina – sovrastava il capoluogo (a m. 294 d’altitudine) e dominava il lago almeno fin dall’età longobarda. Un’altra rocca sembra essere stata costruita nel luogo dove adesso c’è l’Eremo (a m. 309 d’altitudine) e un ‘Castellum de Garda plana’. Dalle pendici inferiori della Rocca di Garda provengono numerosi i ritrovamenti d’epoca longobarda, scoperti nell’arco del ventesimo secolo.
GARDONE RIVIERA
Villa Alba. E’ un edificio neoclassico, d’aspetto imponente e dai pregevoli particolari architettonici. Fra questi spiccano la bella gradinata, la fontana, i colonnati e le logge, il grande parco con piante d’alto fusto. La villa è ora sede della Comunità del Garda.
Il Giardino Botanico è stato creato nel 1912 dal boemo Arturo Hruska, innamorato di Gardone. II giardino è famosissimo ed ospita più di 2000 varietà di piante e di fiori, di varie specie esotiche ed alpine. Diviso in più settori, il giardino contiene ruscelli e cascate, radure e laghetti. Notevole – tra le curiosità di questo bellissimo giardino – la Metasequoia glibtostroboidees, che è stata scoperta in Cina nel 1945.
Il Vittoriale degli Italiani. Fu la residenza del poeta-soldato Gabriele D’Annunzio dal 1921 fino alla morte, avvenuta nel 1938. Costruito sul colle di Cargnacco, in un ampio parco di nove ettari, il Vittoriale è una villa-monumento costituita di vari edifici ed altre opere, intesi a celebrare il culto della Patria e dell’ideale eroico. Le sue varie parti furono via via ideate dal D’Annunzio e realizzate dall’architetto Maroni di Riva. Il complesso ha un “significato eminentemente simbolico ed evocativo” e comprende un Museo che raccoglie molti documenti sulla vita e sull’opera del Poeta, e cimeli vari; notevoli sono anche la ricca biblioteca, l’auditorium, il teatro all’aperto, e il mausoleo, con le tombe del D’Annunzio, del Maroni, e di alcuni legionari fiumani, fedelissimi al Poeta.
Fanno da cornice all’antico porto varie case signorili, tra cui la secentesca dimora dei conti Delai, che accumularono una fortuna fornendo ancore e catene a Venezia. Nella casa fu ospite in esilio il pittore Celesti, che vi dipinse un affresco, con l’Immacolata e l’angelo.
LAZISE
Le ville:
- Poco fuori Lazise, si trova Villa Montinghel, già di proprietà dei Brenzoni. E’ abitazione semplice, circondata dalle colline moreniche e da vigneti ed oliveti. In fondo ad un lungo viale s’alza la torre, probabilmente del Cinquecento, e la casa padronale in due stili distinti. Bella la corte rustica, la grande uccelliera e l’orto in gran parte coltivato a fiori.
- Villa da Sacco, costruzione d’origine cinquecentesca ha di notevole il fregio di gronda in cotto. Bello anche qui è il parco, soprattutto per la sua posizione di collina.
- Villa ‘La Pergolana’, che ha forma di castello merlato e fu costruita nella seconda la metà dell’Ottocento, su disegno di G. Franco, con vasto parco, e con giardino digradante al lago, importante anch’essa specialmente per il parco, che si estende vastissimo e che ha quattro solenni ingressi.
- Villa Conferazene, fu costruita ancora prima del secolo XVII, riedificata ed ampliata nel 1790 dal conte Giovanni Battista Marastoni, che ricostruì nella stessa epoca anche la chiesetta attigua. L’edificio è semplice; ha intorno una splendida vegetazione, specialmente di cipressi, che formano un lungo viale e sorgono a gruppi presso la villa.
- Villa Fumanelli, a Colà, sorge isolata su un poggio, circondata da un denso parco: risale al XVII o XVIII secolo.
- Dotata di parco e costruita, o meglio trasformata, nell’Ottocento dal conte Girolamo Murari della Corte Bra’,Villa Bagatta è una villa ottocentesca d’architettura pseudo-moresca.
- Villa Bottona, un notevole parco vastissimo si estende lungo la riva del lago.
MALCESINE
Palazzo dei Capitani.
È il palazzo municipale che si specchia sul lago; la sua costruzione pare su precedenti manufatti che risalirebbero nientemeno che all’epoca romana. Sulle rovine di una prima costruzione, infatti, un altro edificio sarebbe stato poi costruito dagli Scaligeri ma anche questo, caduto in rovina, nel secolo XV fu venduto, dal proprietario di allora Merchenti, ai Miniscalchi. Nel 1477 il palazzo era già ricostruito e nel 1518 fu acquistato dal Comune ed adibito ad abitazione del Capitano. La bella costruzione subì ancora gravi danni il 30 luglio 1754 in seguito ad un improvviso turbinio. Questo edificio fu sede dei Capitani del Lago fino alla caduta della Repubblica Veneta. Un restauro generale del complesso – specie della parte pittorica – fu infine compiuto nel biennio 1929-30.
Il castello scaligero.
Sorge dove in antico era una Rocca, di cui è rimasto qualche rudere disperso fra le mura.
L’edificio non fu mai vera e propria residenza; fu piuttosto, sempre, un comodo ricetto delle milizie che, dall’alto del vicino mastio, tenevano d’occhio, a fini militari ma soprattutto fiscali, lo specchio del lago. Sul lago, infatti, si svolgeva il contrabbando fra territori soggetti alle diverse potenze: in particolare con il Trentino, che le autorità scaligere dapprima, quelle veneziane poi, e le italiane infine, cercavano di reprimere nella valle dell’Adige, e sui passi della Lessinia e del Baldo.
Il castello di Malcesine è anche ricordato per l’avventura di cui fu protagonista nel 1786 Goethe, che da una barca tentò di ritrarlo su di un suo album di appunti. Lo colsero sul fatto le guardie che lo avrebbero senz’altro tenuto in prigione se il poeta non avesse impegnato tutta la sua loquela per dimostrare di non essere una spia. Già allora non si capiva come qualcuno potesse innamorarsi di un rudere.
Le ville.
Molte nella zone le ville del primo Novecento. Sorsero nei primi anni del secolo villa Bukner, villa Gruber, villa Pariani, al Comesel; villa Labia, al centro di val di Sogno, sopra la strada provinciale; villa Molitor, sotto la precedente, in riva al lago; villa Noli, oltre le mura; villa Bianca e Carera, nella parte nord della borgata;villa Nichesola verso la riva. Prima della guerra ’15-18 nacquero anche al Corderolè villa Cerea alla Madonna, Villarose sopra al Cristo, villa Rustica in Sopri, villa colonne al Cornesel, villa Sogno presso l’isola omonima. Nel terzo decennio del secolo sorsero villa delle Rondini al Cristo, villa lolanda al Corderolè, villa Irma e Giulia a Pisora, villa Berti in Bordai, villa Lombardi a Paina.
MANERBA
L’Antiquarium: costituito di recente, per iniziativa della Associazione Storico-Archeologica della Valtenesi, raccoglie importanti reperti archeologici, soprattutto romani, rinvenuti a Manerba.
MONIGA
La secentesca Villa Brunati, restaurata ed abitata all’inizio del Novecento dallo studioso senatore Pompeo Gherardo Momenti, veneziano, contiene tesori d’arte (arazzi, mobili preziosi, sculture ed affreschi dei migliori artisti della scuola veneta).
Il castello fu costruito dagli abitanti di Moniga all’epoca delle invasioni degli Ungari, nel secolo IX; presenta forma rettangolare, con il mastio, una cinta muraria merlata di 280 metri e sette torri minori. Lasciato in abbandono, fu per secoli rifugio dei senzatetto. All’interno si trovano vari edifici, ancora oggi abitati.
PADENGHE
Il castello, costruito verso la fine del IX secolo, sui resti di un antico fortilizio romano, è forse il più antico fra tutti quelli della Valtenesi. I successivi rifacimenti dei secoli XIII e XIV gli hanno dato la forma attuale. Il castello ha pianta rettangolare e l’ingresso è sormontato da una torre. Entro le mura, lungo stradine ad acciottolato, si trovano ancora varie abitazioni, alcune restaurate di recente.
Villa Barbieri, del 1700, attuale sede del municipio.
PESCHIERA
Villa “Il Paradiso”. Presso il Mincio si adagia “il Paradiso”, villa restaurata nel 1962, la cui parte antica risale al 1536. Dal 1734 il Paradiso è di proprietà dei conti degli Albertini. Vi si entra attraverso un grande cancello in ferro battuto, con pilastri sormontati dalle statue di Adamo ed Eva. La facciata è notevole, e al centro presenta un grande pronao con timpano centrale e una bella scalinata, che porta al salone centrale.
SALÓ
Palazzo Terzi-Martinengo si trova in frazione Barbarano e si tratta di una dimora fortificata. Fu costruita verso la metà del XVI secolo dal marchese Sforza Pallavicino, generale della Serenissima, con un vasto parco-giardino che scende verso il lago. Imponente la torre di guardia; interessanti i due giardini – a lago e a monte – con fontane e balaustre.
In via Landi, si trova l’Hotel Laurin, in origine villa Simonini, costruito all’inizio del Novecento in stile liberty. All’interno, dipinti del Bertolotti e del Landi e splendidi lampadari metallici d’epoca.
Palazzo Fantoni. Ha una bella facciata del secolo XV, e attualmente ospita la Biblioteca Civica ed il Museo storico-militare del Nastro Azzurro, che espone documenti, cimeli, armi e uniformi dal 1796 al 1945. Il palazzo è anche sede dell’Ateneo di Salò. Nel cortile si possono ammirare varie lapidi romane.
Il quattrocentesco palazzo della Magnifica Patria si trova vicino alla piazza. Realizzato dal Sansovino, in epoca veneziana, fu ricostruito nel 1905 ed è oggi sede degli uffici del Comune. All’interno, affreschi del Bertanza e del Landi, oltre ad una statua di A. Zanelli che raffigura Gasparo da Salò (1540-1609), cui la tradizione attribuisce l’invenzione del violino.
Il Civico Museo Archeologico è allestito presso la Loggia della Magnifica Patria. Contiene importanti reperti, soprattutto di epoca romana, tra cui spiccano: una stele funeraria del III secolo d.C.; il cippo funerario di S. Letilio Firmino; un vaso-borraccia della fine del I secolo d.C., trovato nel 1972 nella necropoli in località Lugone; una bella tazza di vetro finemente decorata, forse di origine orientale, che risale al II secolo d.C.
TORRI DEL BENACO
Il castello
Il nome del comune (anticamente Castrum Turrium e Tulles) deriva dalle torri del castello scaligero che ne costituiscono il lato sud. Tre sono le torri; la più antica è quella in pietrame quasi al limite della sponda, la mediana è tutta scaligera, la terza è una specie di mastio in tufo e cotto. Al castello di Torri, centrale al sistema fortificatorio della Riviera Superiore del Garda, prima ancora che a Malcesine, fece capo la cosiddetta ‘Gardesana dell’Acqua’. Il complesso si compone di sparsi resti di torri e di mura e di una rocca vera e propria, munita di tre torri: una in pietrame sul lago, d’origine romana; due altre sulla costa. Si tratta di un’opera di difesa che ha origini antichissime.
Alla periferia del paese invece è Villa Marlisa all’Ortaglia del sec. XVIII.
TOSCOLANO MADERNO
Palazzo Nuovo. All’inizio del Seicento, per volere dei Gonzaga, sorse a Maderno una grande villa, originariamente di cinque piani, al centro di un vasto parco. Tradizione vuole che Palazzo Nuovo corrisponda all’odierno palazzo Bulgheroni, noto pure col nome di villa Lucia. Il palazzo ha un aspetto impostato, accentuato dalla garitta con feritoie che si trova sullo spigolo del muro di cinta .
Da vedere i resti della Villa Romana a Toscolano e raccomandiamo Villa Delay-Mafizzoli-Oddi del XVII secolo a Toscolano e Villa del Serraglio del 1653 a Maderno.