Comune di Sirmione
Abitanti: 5.838
Altezza: 70 m
Superficie:33,87 km²
Provincia:Brescia
CAP:25019
Sirmione, una delle località di vacanze più famose del lago di Garda, si trova sulla punta di una lunga e stretta penisola. Ogni fine settimana le piccole vie del romantico centro storico si popolano di gente: turisti stranieri ed anche molti italiani che qui scelgono di passare il fine settimana. La Rocca scaligera, imponente fortezza, troneggia all’entrata della città. Sulla punta della penisola si trovano le rovine di una delle più grandi Ville romane d’Italia: “Le grotte di Catullo”. Da qui, di giorno si gode un bellissimo panorama sul lago di Garda e di notte si può ammirare il mare di luci del luogo. Già ai tempi dei Romani, Sirmione era conosciuta per le sue terme. Le sue sorgenti sulfuree, che nascono direttamente dal sottosuolo del lago vicino alla penisola, sono ottimi coadiuvanti nella cura dei reumatismi e delle difficoltà respiratorie
Sirmione : Da vedere
La lunga e stretta striscia di terra che si protende nel lago, tra Desenzano e Peschiera, conserva un fascino incantevole. L’hanno cantata, tra gli altri, Caio Valerio Catullo, Giosuè Carducci, Antonio Fogazzaro, Ezra Pound, James Joyce. Il centro più popoloso del Comune è Colombare, che è divenuto sede dei vari uffici pubblici (Municipio, farmacia, scuole, biblioteca, agenzie di viaggio, etc.); altre frazioni sono La Rovizza e Lugana, dove anticamente si stendeva la “silva lucana”, ricca di abeti, faggi, frassini e querce e abitata da caprioli, cervi, daini e cinghiali. Sirmione, antico paese di pescatori, è oggi uno dei centri turistici più rinomati e frequentati, con un’attrezzatura ricettiva assai varia e moderna. Oltre agli alberghi ed ai campeggi, vanta la fonte termale “Boiola” ed un centro per la cura della sordità rinogena.
Sirmione : La storia delle terme di Sirmione
Tutto ha avuto inizio nel 1889, quando un palombaro veneziano di nome Procopio, attrezzato di scafandro e pompe speciali fatte venire appositamente dall’Inghilterra, si immerse nel lago di Garda, a 20 metri di profondità, nei pressi delle Grotte di Catullo dove affiorava una fonte di acqua calda, la Boiola, che non era mai stata raggiunta prima pur essendo nota già da tre secoli. Dopo diversi tentativi, Procopio riuscì nell’impresa di infiggere nella falda rocciosa una lunga condotta da cui, sgorgò un getto di acqua sulfurea di oltre cinque metri sul livello del lago. L’impresa fu clamorosa, ma era solo l’inizio di un lungo e delicato lavoro di incanalazione in oltre trecento metri di tubi di metallo. Finalmente, la preziosa acqua termale era condotta a Sirmione, e nel 1900 veniva inaugurato il primo stabilimento termale. Alla vecchia sorgente Boiola, dopo la perforazione di altri due pozzi, vengono aggiunte altre due sorgenti con un’acqua termo-minerale con le stesse proprietà chimico-fisiche e terapeutiche della sorgente Boiola. Un sistema di condotture porta l’acqua termo-minerale allo stabilimento Catullo sito nel centro storico, nei reparti termali degli alberghi ed allo stabilimento Virgilio, inaugurato nel 1987, sito ai piedi della penisola.
Sirmione : La chiesa di S. Pietro in Mavina
Certamente di origine longobarda (sec. VIII), sorge nei pressi della Villa romana, sulla sommità della collina più alta della penisola (secondo alcuni studiosi, Mavina deriva da “summa vinea” = vigna più alta). Ad una sola navata, irregolarmente rettangolare, presenta un’abside centrale maggiore e due laterali più piccole. Il campanile, romanico (sec. IX) è alto 17 m.
Sirmione : Altre chiese
Le altre chiese Meritano una visita le tre chiese parrocchiali: Santa Maria maggiore, della fine del XV sec., ad una sola navata e con cinque altari, San Francesco d’Assisi, inaugurata nel 1969, a Colombare e Santa Maria di Lugana, costruita dal 1910 al 1913. Interessanti sono anche le chiesette di S. Vito e Sant’Orsola.
Sirmione : Il castello scaligero
Fu ricostruito sui ruderi di una fortificazione romana nel XV sec., su imposizione di Venezia agli scaligeri in cambio del mantenimento del feudo. Il primo cortile era un tempo un giardino, ove stazionavano le guardie in servizio che, dalle feritoie, controllavano la terraferma. Sotto il mastio, alto 47 m., era sistemata la prigione. Una scala con ca. 150 gradini consente di salire ad ammirare dall’alto il lago ed i dintorni. L’imponente struttuta, recentemente restaurata, è una delle maggiori attrazioni sirmionesi.
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